MIMARA
Non esistono elementi certi per affermare che Mimara si sia chiamato davvero in un modo piuttosto che in un altro. Per ricostruire i mille volti di questo Arsenio Lupin nato in Croazia, è stato necessario un lungo viaggio nel XX secolo. La sua figura è circondata da un alone di mistero: collezionista, mercante, pittore, restauratore o solo talentuoso falsario e ladro di opere d’arte? Forse è stato tutto questo assieme. Di sicuro maestro nell’arte del trasformismo e dotato di un’intelligenza straordinaria, è stato capace di imperversare dal Vecchio Continente al Sudamerica fino a tornare alla sua terra d’origine. La sua esistenza è riassunta in una citazione di Orazio che compare sul catalogo del suo museo: Exegi Monumentum.
Per scrivere un romanzo storico-biografico su Ante Topic Mimara, una delle figure più controverse del Novecento, sono stati necessari anni di studio e di approfondimento su tantissime fonti internazionali (pubblicazioni, articoli, interviste, reportage, inchieste). Considerando la varietà di “maschere” che Mimara ha saputo vestire durante i suoi ottantanove anni di vita, è inevitabile che non sia possibile delinearne il percorso con assoluta certezza. Ma non è difficile immaginare che questo alone di mistero che lo circonda, in verità, sia esattamente ciò che lui ha sempre desiderato. È indiscutibile che, a suo modo, sia stato uno dei protagonisti del XX secolo, attraversando incolume due guerre mondiali, a contatto con alcuni dei personaggi più influenti d’Europa e lasciando, infine, un’impronta indelebile, non solo nel mondo dell’arte.