TEREZIN

Regia: Gabriele Guidi
Cast: Mauro Conte, Dominika Moravkova, Alessio Boni, Cesare Bocci, Antonia Liskova,
Jan Révai, Marián Mita
š,Petr Vanek, Marek Lambora, Maia Morgenstern, Karel Dobry
Sceneggiatura: Gabriele Guidi, Ennio Speranza, Alessandro Zannoni
Lingua: Inglese
Fotografia: Maura Morales Bergmann
Colonna Sonora: Emanuele Frusi – distribuzione Universal Music
Genere: Period – Musicale
Data di uscita: 27 Gennaio 2023 (Italia)
Paese: Italia, Repubblica Ceca
Durata: 110 min
Produzione: Minerva Pictures, OvePossibile, Rai Cinema, Three Brothers
Distribuzione: Minerva International
Festival:
Selezionato al Miami Jewish Film Festival (USA) 2023
Selezionato al Izimir International Film Music Festival (TUR) 2023
Selezionato al Magna Grecia Film Festival (ITA) 2023
Premiato al Terra di Siena International Film Festival (ITA) 2023, miglior “Opera Prima”
Selezioanto al Charleston Cinema Italiano Festival (USA) 2024

TRAILER

SOUNDTRACK

recensioni

  • Il film rende in modo efficace la lotta di uomini che, spogliati di tutto, affidarono all'arte e alla musica il loro grido di libertà

    Coming Soon

  • Un racconto corale di uno spaccato inedito della storia con la musica come ultima possibilità di riscatto. Il contrasto è stridente ed efficace con una grande complicità tra gli attori del cast

    il Giornale

  • Il film descrive la forza dell’arte in situazioni estreme, raccontando come l’uomo sia capace di negare se stesso e allo stesso tempo in grado di compiere assoluti prodigi

    Cinematografo

  • Non è facile creare qualcosa di nuovo su questo tema, tuttavia Terezin offre qualcosa di indubbiamente interessante: la tragedia colpisce rimanendo implicita, centrando l’animo nel profondo. Eccellente cinematografia con un ritmo perfettamente equilibrato

    L’occhio del Cineasta

  • Il “ghetto modello che vuole Berlino”, Terezin, è il contrappunto melodico meno conosciuto nel mare magnum della memoria dell’Olocausto

    Il Fatto Quotidiano

  • Il potere della musica e la luce oltre il buio dell’Olocausto. In Terezin, l’amore, l’orrore e la speranza. Il regista racconta una storia poco conosciuta e fa centro

    The Hot Corn

  • Il film volutamente evita immagini che già troviamo in molti altri racconti. Il regista si affida alla consapevolezza del pubblico già istruito sul tema, lasciando la musica come unica protagonista

    Cabiria

  • L’originalità della pellicola risiede in un nuovo punto di vista che, evitando di riportare la mera esistenza del dolore, dona pieno spazio alla libertà espressiva

    La Lanterna Web

10 Curiosità sul Film

  • Moltissime scene del film sono state girate veramente all’interno del Memoriale di Terezin dopo lunghi mesi di confronto e discussione con la direzione del Polo Museale che non aveva mai accordato l’accesso a riprese cinematografiche.

  • Il cast proviene da tanti Paesi: Italia, Rep. Ceca, Slovacchia, Romania, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, ecc. Oltre a cercare tratti somatici leggermente diversi, l’intento è che anche l’inglese della versione originale offrisse una percezione di provenienze disparate (nel ghetto furono rinchiuse persone originarie di tantissime nazioni diverse).
    
  • La palette dei colori della fotografia si ispira principalmente a due film: “Bridge of Spies” (S.Spielberg) e “The Imitation Game” (M.Tyldum).

  • Per ottenere i diritti delle musiche del “Brundibar” di Hans Krasa (Jan Revai), l’istituzione USA che ne tutela l’utilizzo ha fatto un lungo studio della sceneggiatura affinché fosse storicamente coerente. Sono serviti oltre 6 mesi per ottenere l’autorizzazione.

  • La preparazione della colonna sonora del film (Emanuele Frusi) è iniziata due anni prima che partissero le riprese del film ed è stata poi incisa a Skopje con 45 elementi della “Fame’s Project Orchestra”.

  • Il foglietto con il pentagramma che Martina (Dominika Moravkova) porta sempre con sè e che ricorre in più scene è un chiaro “omaggio” alla piuma di “Forrest Gump” (R.Zemeckis).

  • Il corridoio che percorrono Antonio, Martina e Schächter a Praga in un flashback del film è lo stesso usato dal regista Miloš Forman (2 premi Oscar) per “Amadeus” e di cui non sono mai stati cambiati i colori originali.

  • Per consentire a Karel Dobry (“Czech Lion Award”) di interpretare il sottufficiale tedesco Baumann, il piano di lavorazione del film è stato adattato ai sui impegni concomitanti sul set della serie “Carnival Row” a Praga

  • La sceneggiatura del film è stata scritta in 7 anni dopo la lettura e l’approfondimento di oltre 50 testi sul ghetto di Terezin (in inglese, francese, ceco), lo studio di circa 25 biografie degli artisti rinchiusi e molti viaggi a Praga ed Israele per accedere ad archivi e documenti.

  • Per interpretare i musicisti del film, il cast si è sottoposto ad una preparazione con molte ore di training: in particolare Mauro Conte (Antonio) per il clarinetto; Cesare Bocci (Rafael Schächter) per la direzione orchestrale ; Dominika Moravkova (Martina) per il violino